L’azienda russa di e-commerce Ozon ha annunciato martedì di aver perso l’ultima fase dell’appello contro l’esclusione delle sue azioni depositarie americane (ADS) da Nasdaq, mettendo fine alle flebili speranze che i suoi titoli potessero rimanere quotati sulla borsa americana.
Ozon, uno dei principali attori dell’e-commerce in Russia, aveva raccolto quasi 1 miliardo di dollari nell’Offerta Pubblica Iniziale (IPO) alla fine del 2020, un debutto che aveva innescato un piccolo boom di IPO per le aziende russe.
La negoziazione dei titoli di Ozon su Nasdaq era stata sospesa poco dopo che la Russia aveva inviato truppe in Ucraina nel febbraio del 2022, insieme alle quotazioni delle società russe presso la Borsa di Londra.
Ozon ha informato che è stato notificato il 18 agosto dell’insuccesso degli ultimi sforzi per evitare l’esclusione, ma ha fatto presente che il consiglio di amministrazione di Nasdaq potrebbe proporre una revisione della decisione in un prossimo incontro.
“Le nostre ADS non saranno escluse da Nasdaq fino a quando non saranno stati esauriti tutti i procedimenti e i termini di revisione e appello previsti dalle norme di quotazione di Nasdaq”, ha affermato Ozon in una dichiarazione.
Alla fine di luglio, le ADS di Ozon avevano iniziato a essere quotate presso la Borsa Internazionale di Astana (AIX) in Kazakistan, una mossa che, secondo l’azienda, avrebbe potuto aumentare la liquidità, soprattutto per consentire agli investitori internazionali di scambiare i loro titoli.
Le azioni della società russa di reclutamento Headhunter erano già state escluse da Nasdaq, ma al provider di pagamenti Qiwi e al gigante tecnologico Yandex era stata offerta una possibilità di sopravvivenza su Nasdaq, a condizione che si liberassero completamente dei loro asset russi.